Italia.it. La storia del portale scomparso costato 45 milioni di euro
Ne avevamo già discusso ai tempi dell'apertura del progetto soffermandoci sull'onerosa cifra che tale progetto Internet richiedeva: ben 45 milioni di euro. A distanza di due anni, non possiamo ancora commentare nè tecnicamente nè a livello di marketing se questi soldi sono stati spesi bene, perchè qusto portale non esiste ancora.
Di cosa stiamo parlando esattamente? Del portale Italia.it, fiore all'occhiello della nostra attuale amministrazione pubblica che viene riportato anche a pagina 36 del libretto che il Governo ha inviato alle famiglie con il titolo "L'innovazione digitale per le famiglie". Il sito viene definito come "Un portale nato per promuovere l'offerta turistica via internet e il patrimonio culturale, ambientale e agroalimentare italiani" e che permette alla famiglie italiane e agli stranieri interessati di organizzare le proprie vacanze in Italia.
Il problema è che se si apre tale sito, a distanza di ben due anni, compare una schermata che richiede login e password caratteristica dei portali ancora in costruzione dove possono entrare solo i tecnici che ci stanno lavorando. La situazione si fa ancora più grave se pensiamo che il 9 marzo scorso il ministro per l'Innovazione, Lucio Stanca, ha firmato un decreto che dispone uno stanziamento di 21 milioni di euro "per l'ulteriore evoluzione del portale nazionale del turismo".
Il nuovo investimento è stato sottoscritto per finanziare le amministrazioni regionali per l'attività di creazioni di contenuti relativi alle proprie città e località di interesse turistico. Ma come possono inserire tali dati se il portale non è ancora online? Repubblica.it lo ha definito giustamente un "sito fantasma", come dargli torto? Anche Beppe Grillo dal suo blog è intervenuto nel suo blog per commentare la situazione, definendolo il "portale scomparso".
Riassumendo brevemente la vicenda, il progetto è stato avviato nel marzo del 2004 ed affidato ad Innovazione Italia che ha assegnato parte dell’appalto a Ibm, Its e Tiscover. I primi 20 milioni erano stati stanziati per creare la piattaforma digitale, inserire i primi contenuti e pubblicizzare il sito in tutto il mondo. I successivi 25 milioni, co-finanziati dalle Regioni, sarebbero serviti, in collaborazione con le associazione di categoria per creare nuovi contenuti dettagliati.
Occorre sottolineare che l'idea del Governo era assolutamente buona in quanto l'intero progetto avrebbe permesso di avvicinare numerose istituzioni turistiche ad internet, in maniera particolari residence, alberghi, campeggi che in Italia utilizzano Internet per promuovere la propria attività e ricevere prenotazioni solo per il 5% contro il 35% del livello europeo.
Continuiamo, comunque, la storia di Italia.it. Lo scorso dicembre l'amministratore delegato di Innovazione Italia, Roberto Falavolti, annunciava che "entro gennaio 2006 potrebbe essere online la prima versione del sito in due o tre lingue, con contenuti limitati". Siamo arrivati ad oggi e il sito non è ancora online.
Interpellato da Repubblica.it, Roberto Falavolti spiega che "La piattaforma digitale è stata ultimata, anche se il consorzio continuerà a lavorarci fino a luglio '07. Ora spetta al ministro Stanca stabilire quando presentare il portale. Una decisione che sarà presa dopo aver sentito il parere del Comitato nazionale per il turismo". E alla domanda: ma quando sarà attivo Italia.it? "Una prima versione in italiano sarà pronta a breve, ma non saprei indicare con precisione una data".
Dunque, Italia.it è finito, il 9 Marzo il Ministro Stanca ha disposto un ulteriore stanziamento di denaro pubblico, ma il sito è ancora offline. Nel frattempo, Francia e Spagna, solo per citare due Nazioni vicine a noi, hanno lanciato con ottimi risultati i rispettivi portali turistici nazionali Franceguide.com e Spain-info, anche perchè, le ultime statistiche, affermano che un terzo dell'e-commerce mondiale è basato sull'acquisto di viaggi e biglietti aerei online con un aumento del 30% annuo.
La domanda sorge spontanea: ma almeno per le vacanze di quest'anno il portale Italia.it (che tra l'altro è un bellissimo nome di dominio) sarà disponibile?
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